Il Movimento Neoborbonico e l'identità del Sud

Pubblicato il 29 febbraio 2012

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Il Movimento Neo-Borbonico, benché il nome sembri suggerire altro, non è un movimento monarchico, né in linea di principio politico e nasce come associazione culturale in difesa dell’orgoglio sudista e del meridionalismo. Si allontana inoltre da posizioni separatiste e federaliste che ritiene inadatte e funzionali solo agli interessi del Nord.

Il presidente Gennaro De Crescenzo ha recentemente rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha chiarito le reali dimensioni e le radici del movimento. Fregiati del logo dei Borbone e di quello dei briganti, i membri del movimento sono attivi nell’ambito culturale, cercando di ridestare un senso d’identità comune sudista e impegnandosi in numerose ricerche storiografiche al fine di documentare il furto culturale ed economico che loro accusano essere stato compiuto ai danni dell’allora dominio spagnolo.

Non vi è dubbio che storicamente il dominio Borbonico abbia lasciato al Sud, e in particolare a Napoli, capitale del regno che fu, un segno indelebile e una memoria storica che serpeggia come la fresca brezza mattutina proveniente dal golfo, in ogni vicolo, palazzo antico e testimonianza culturale. Le nobili pagine di Pietro Colletta raccontano di una Napoli culturalmente attiva e propositiva nonostante l’occupazione straniera e pioniera di riforme e rivoluzioni istituzionali che ne fecero una delle roccaforti dell’illuminismo insieme al Granducato di Toscana di Pietro Leopoldo. Carlo I tra il 1735 e il 1759 istituì a Napoli numerose riforme istituzionali mai tentate fino ad allora, come ad esempio l’istituzione del catasto per la registrazione dei terreni e degli immobili al fine di combattere l’oppressione feudale di clero e piccola nobiltà locale che fermavano ogni tentativo d’evoluzione economica e sociale del regno.

La Napoli del 2012 è però ben lontana da quell’identità culturale comune che auspicano i meridionalisti, e che spesso con faziosità viene vestita con i logori abiti del separatismo e dell’odio intra nazionale, enfatizzando e snaturando la radice prettamente intellettuale da cui si auspica un risveglio comune. Non dimentichiamo che Napoli andò ben oltre le novità del regno, istituendo nel 1799 la Repubblica Napoletana, che, anche se solo per pochi mesi, fu uno degli storicamente più avanzati esperimenti di tecnocrazia illuminista e vide nelle maglie del suo governo tutti i più illustri intellettuali dell’epoca: dall’ammiraglio Caracciolo a Mario Pagano e Ettore Carafa.

La città costeggiata dal Vesuvio ha sicuramente bisogno di un’identità culturale comune che sia capace di schiacciare l’oppressione patologica della mancanza di cultura, che è il vero cancro che impedisce ai cittadini di uscire insieme dalla prigionia imposta dalla criminalità organizzata e dalla mancanza di senso civico. L’uovo nelle fondamenta del Castel dell’Ovo, su cui secondo la leggenda si regge l’intera città è una gemma di cultura e storia dimenticata e oscurata che se incastonata con le dovute cautele nelle auree membra di Napoli, può davvero aiutare l’intera città a risorgere, senza sfociare mai nel populismo e nell’odio che appartengono a quei movimenti separatisti che non fanno riferimento ad alcuna base culturale, ma solo alla sete di consensi.

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Vallecas, il quartiere che ha sfidato il Real Madrid e incantato Mourinho

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“La vittoria più difficile della stagione”. Con questa frase il tecnico Josè Mourinho, ha commentato l’ultima partita del Real Madrid (0-1) sul campo del Rayo Vallecano. Una sfida sofferta per i blancos, incerta fino al prodigioso gol di tacco di Cristiano Ronaldo. Del resto Rayo-Real è un derby, non solo cittadino, ma tra modelli sociali. Da una parte una squadra di stelle e merchandising, da sempre sovrapposta al potere centrale e alla dittatura franchista, dall’altra l’espressione di un quartiere popolare di Madrid, il “barrio” Vallecas, operaio e schierato a sinistra.

Trecento mila anime alla periferia sud della capitale spagnola, Vallecas è cresciuto negli anni ’50, per via della forte migrazione delle famiglie più povere della Spagna, quando divenne un quartiere poco abbiente e disordinato. La sua situazione peggiorò con gli anni ottanta, quando criminalità e spaccio di droga presero il sopravvento. Poi grandi interventi di urbanizzazione ne ridefinirono l’arredo urbano. Ma più di ogni operazione architettonica, a plasmare il quartiere è sempre stato l’orgoglio dei suoi abitanti. E come succede nelle migliori favole calcistiche gli umori della piazza hanno spesso coinciso con il destino della squadra. Ai difficili anni ’80 del quartiere corrispose il declino del Rayo che dopo aver toccato la massima serie alla fine degli anni ’70, barcollò tra la seconda e la terza divisione.

La svolta è nel ‘92, con l’ascesa alla presidenza di Maria Teresa Rivero, che presto diventa un emblema per gli appassionati del Rayo Vallecano, che gli intitolano lo stadio. La squadra si rinforza e per anni sale e scende dalla prima divisione cogliendo una storica qualificazione alla coppa Uefa nella stagione 1999-2000. Poi qualche tracollo e altrettanti successi fino alla stagione scorsa che ha sancito il ritorno nella Liga che conta.

Ancora oggi il quartiere continua a sentirsi una comunità “rayista”, a gioire e immalinconirsi per le imprese dei giocatori che indossano la “camiseta franjirojas”. Una maglia in passato finita sulle spalle anche di un certo Hugo Sanchez, che la impreziosì di 16 reti, prima di far ritorno in Messico.

rayo popoloDurante la settimana nei bar del quartiere si beve San Miguel e gli argomenti di discussione si ispirano ai cimeli appesi alle pareti: gagliardetti della società, foto della squadra, simboli del CNT e della Izquierda Unida, rispettivamente il sindacato anarchico dei lavoratori e il partito della sinistra radicale. Una formazione che nelle ultime elezioni, proprio nel quartiere ha ottenuto il miglior risultato di tutta Madrid, tanto da meritarsi i ringraziamenti scritti della coordinatrice Carmen Cortès.

La domenica, o quando si gioca, lo stadio per anni intitolato all’ex presidentessa Teresa Rivero, dimessasi dopo la grave crisi finanziaria del febbraio scorso, si riempie in tutti i suoi 15.000 posti a sedere. La curva nord (la sud non è mai stata costruita), è animata dai gruppi del tifo organizzato, tra i quali spiccano i Bukaneros, presenti dal 1992 che all’amore per la squadra associano il sostegno alla classe operaia e un dichiarato antifascismo. Celebrando i tifosi come i migliori “anarquistas, borrachos e antifascistas” e esaltando lo spirito rivoluzionario della più umile squadra di Madrid, gli Ska-p, gruppo spagnolo di fama internazionale, hanno dedicato un motivetto ska al Rayo Vallecano.

Dopo il match con il Real Madrid, i tifosi di Vallecas, hanno ricevuto le lodi di Josè Mourinho in conferenza stampa. “Sono stati fantastici” ha dichiarato l’allenatore portoghese, che allo stesso tempo, ha invece criticato i tifosi madrinisti, che da primi in classifica, sono arrivati in appena trecento all’impianto. Per raggiungerlo, ha fatto intendere Josè, bastava prendere una metro, non sobbarcarsi centinaia di chilometri.


Ma si sa, coi soldi si possono comprare grandi giocatori, non grandi tifosi.



Foto: Pedro Luis Ruiz Rivas


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Farmaci monodose e sconti Rc auto. Primo sì al decreto liberalizzazioni

Farmaci monodose per evitare gli sprechi, conto corrente gratuito per i pensionati che hanno un assegno inferiore ai 1.500 euro al mese, sconti sulla Rc auto, apertura di nuovi esercizi.

Sono soltanto alcune delle modifiche apportate al decreto legge sulle liberalizzazioni, che ha incassato il primo sì dalla commissione Industria del Senato. Il decreto è ora all’esame dell’aula di Palazzo Madama, che dovrà decidere entro venerdì. Il decreto passerà poi alla Camera, dove la conversione definitiva in legge dovrà arrivare entro il prossimo 24 marzo.

In arrivo nuove regole per farmacie e taxi, i due temi caldi fondamentali per avviare il “cresci Italia”.

Quello dei taxi è stato probabilmente il punto più difficile da chiudere. Prevista la nascita della nuova Autorità indipendente dei trasporti che partirà da subito e non più entro sei mesi come prevedeva il testo di Palazzo Chigi. Il suo ruolo è stato ridimensionato: l’Autorità potrà esprimersi sul numero delle licenze e sulle tariffe, ma il suo parere non sarà vincolante. Resterà quasi tutto nelle mani dei sindaci. L’Autorità, se il suo parere dovesse restare disatteso, potrà soltanto fare ricorso al Tar.

FARMACIE Ne apriranno di nuove: si calcola tra le 4.800 e le 5mila. Il quorum di abitanti necessari passa, infatti, dai 3mila del testo approvato dal Consiglio dei Ministri a 3.300. Entro un anno sarà bandito un concorso per assegnare le sedi. A partire dal 2013, inoltre, le confezioni di medicinali saranno più piccole per evitare gli sprechi, anche “monodose, in funzione delle patologie trattate”. Sarà possibile aprire nuovi esercizi negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nelle aree di servizio in autostrada, a condizione che non ci sia un’altra farmacia a meno di 400 metri di distanza. Il decreto dice no alla vendita dei farmaci di fascia C nelle parafarmacie.

Novità in arrivo anche per la Protezione Civile, che non gestirà più i grandi eventi ma tornerà a organizzare i soccorsi in caso di emergenza.

Nasce il Rating per la legalità delle imprese, un albo creato presso l’Antitrust che fisserà dei parametri in base ai quali attribuire un punteggio a ogni azienda. Un punteggio alto darà la possibilità di accedere più facilmente ai finanziamenti pubblici e ai prestiti bancari.

Il decreto si sofferma anche sulle professioni. Cancellato l’obbligo del preventivo scritto per gli avvocati e i commercialisti. Il tirocinio non sarà più retribuito fin dall’inizio, come previsto dalla prima versione, ma soltanto dopo i primi sei mesi e in forma di rimborso spese.

Uno stop arriva alle Commissioni bancarie su linee di credito, affidamenti e scoperti.

In arrivo il conto corrente gratuito per i pensionati che ricevono meno di 1.500 euro al mese. Per accendere un mutuo non sarà più necessario avere il conto aperto nella stessa banca e si potrà scegliere l’assicurazione sulla vita che si preferisce, anche se non è tra quelle offerte dalla banca. Non sarà più necessario andare dal notaio per la cancellazione dell’ipoteca.

Previsto uno sconto per l’assicurazione Rc auto, riservato a chi installa sulla propria auto la scatola nera che registra i movimenti anche in caso di sinistro. In aumento le pene per i periti che truffano le compagnie assicurative. Verrà, inoltre, istituito un registro unico con le informazioni sui danneggiati e i testimoni coinvolti in incidenti, in modo da poter evidenziare con facilità nomi troppo frequenti o incroci sospetti. Stabilito lo stop ai rimborsi per quelle lesioni minime che non siano dimostrabili con test medici obiettivi.

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Caserta:"L'uomo dell'ultimo tiro", la biografia di Nando Gentile, presentato il 5 Marzo in Provincia

cover ropertoGiovedì 1 marzo è in uscita per Edizioni Graf, “L’uomo dell’ultimo tiro”, la biografia di Nando Gentile.

La conferenza stampa si terrà lunedì 5 marzo alle ore 17, presso la Sala Consiliare della Provincia di Caserta in Corso Trieste.

Interverranno il Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi, Nando Gentile, l’autore Sante Roperto, l’ala dell’Emporio Armani Milano Alessandro Gentile, l’ex caposervizi del Corriere dello Sport Mario Arceri, il Presidente della Juvecaserta Francesco Gervasio ed il coach bianconero Pino Sacripanti. Moderatore della presentazione ufficiale sarà Vincenzo Gazzillo, voce storica di Radio Prima Rete.

Nella biografia si raccontano la vita e la carriera di Nando Gentile, cestista icona della pallacanestro italiana. Capitano a soli 16 anni e uomo simbolo della Juvecaserta, l’unica squadra del Sud Italia ad aver mai conquistato uno scudetto nella storia del basket italiano, ha vinto anche a Milano, da capitano dell’ultima grande Olimpia, e con il Panathinaikos è stato il primo italiano ad aver vinto tre titoli greci e un’Eurolega.

Nel libro una lunga serie di foto dell’archivio di famiglia, gli aneddoti e le vittorie, le curiosità e molti contributi di ex compagni di viaggio (tra cui Oscar Schmidt, Vincenzo Esposito, Sandro Dell’Agnello, Franco Marcelletti, Bogdan Tanjevic e Giancarlo Sarti). Impreziosiscono la biografia anche i contributi delle più prestigiose firme del giornalismo sportivo italiano: Mario Arceri, Oscar Eleni, Luca Chiabotti della Gazzetta dello Sport, Andrea Barocci, caporedattore del Corriere dello Sport, Enrico Campana (in passato direttore di Superbasket), Flavio Vanetti del Corriere della Sera, Marcello Vinonuovo di TgCom24, Francesco Marino caposervizi RAI, Carlo Annese vicedirettore GQ e Flavio Tranquillo di SkySport.

Il libro sarà in vendita nelle migliori librerie acquistarlo direttamente qui:

http://www.librisuinternet.net/negozio_edizioni_graf/cat043.htm


Di seguito il booktrailer


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Operazione anti-Anonymous: 25 hacker arrestati

Hanno tra i 17 e i 40 anni gli hacker arrestati dall’Interpol di Lione per attacchi coordinati a siti di istituzioni cilene e spagnole. Rischiano sino a cinque anni di reclusione.

interpol-anonymous-arrestiSono in totale 25 gli hacker arrestati e sospettati di far parte del collettivo Anonymous in Europa e America latina. Sono stati fermati in Argentina, Colombia, Cile e Spagna ed avrebbero pianificato cyber attacchi coordinati contro i siti delle istituzioni, tra cui quello della Difesa colombiano.

Il caso è seguito in Cile dal procuratore Marcos Mercado, specializzato in reati informatici, il quale ha aggiunto che i sospetti sono stati accusati di avere alterato siti web, tra cui quello della biblioteca nazionale cilena, e di avere coordinato attacchi di negazione del servizio (NoS) ai siti delle compagnie elettriche Endesa (colpevole assieme all’Enel dello sfratto di moltissime persone) e Hidroaysen. Gli attacchi NoS portano al sovraccarico dei server tramite massicce richieste di accesso al sito, maggiori rispetto a quelle gestibili. Le accuse rivolte agli arrestati prevedono da un minimo di 541 giorni a un massimo di cinque anni di prigione, ha spiegato Mercado. Il sottoprefetto di Santiago, Jaime Jara, ha dichiarato che gli arresti sono il risultato di un’indagine iniziata di recente e che le autorità ancora non sanno se gli arrestati hanno legami con un «gruppi illeciti». Le autorità stanno continuando a valutare ogni possibilità. (fonte: LaPresse/Ap)

L’operazione lanciata dall’Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale, è denominata “Unmask” ed ha portato al sequestro di 250 tra computer e cellulari nel corso di 40 perquisizioni in 15 città. Ai sospetti, sono stati sequestrati anche carte di credito e contanti.

«Questa operazione mostra che il crimine nel mondo virtuale ha conseguenze reali per chi è coinvolto e che internet non può essere visto come un paradiso sicuro per le attività criminali», ha spiegato il direttore dell’Interpol. Ciò nonostante, non ci sono prove certe per dimostrare che le persone arrestate siano legate ad Anonymous.

Tuttavia, immediata è stata la risposta dell’ala brasiliana di Anonymouis: «Interpol, non potrai fermare Anonymous».

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Tav, Passera: "I lavori devono andare avanti"

Passera“Il lavoro deve continuare”. E’ chiaro Corrado Passera, ministro dei Trasporti, che a margine di un’audizione alla Camera ha ribadito quanto aveva già detto ieri in prefettura a Torino dal comitato per l’ordine e la sicurezza. Per il ministro non si possono sospendere i lavori per l’ampliamento del cantiere della Maddalena e anche la caduta dal traliccio dell’attivista no-tav Luca Abbà non deve fermare il prosieguo dell’opera. Concorde anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, per cui la Tav sarebbe “strategica e irrinunciabile, di interesse nazionale” e a lui si è accodato anche il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota.


AUTOSTRADE OCCUPATE – Intanto, nella serata di ieri gli agenti di polizia che fronteggiavano i No-tav nello svincolo di Chianocco hanno lasciato la posizione e i manifestanti sono tornati ad occupare la carreggiata verso Susa. I militanti infatti hanno deciso di continuare i blocchi stradali ad oltranza, quindi l’Autostrada A32 e la Statale 25 al momento rimangono chiuse.


ABBA’ IN PROGNOSI RISERVATA – Nel frattempo, la prognosi su Luca Abbà resta riservata. Il direttore del Dipartimento di emergenza del Cto di Torino, Maurizio Berardino, ha fatto sapere che la situazione è stabile e che il paziente ha trascorso una notte tranquilla. Abbà è ricoverato in terapia intensiva, è sedato, ventilato e ha un supporto della funzione cardiocircolatoria, mentre per fortuna la funzione renale è mantenuta, nonostante l’alto carico di enzimi di danno tessutale conseguenti alla folgorazione. Sul suo incidente la Digos ha inviato un rapporto che in queste ore sta vagliando il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli.

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Playstation Vita: la nuova sfida della Sony

Anno dopo anno, la tecnologia applicata ai videogame ci sorprende sempre di più. A fare l’ennesimo balzo in avanti è ancora una volta la Sony, con il lancio dell’innovativa Playstation Vita. Una console portatile portentosa e poliedrica che sta già riscuotendo un grandissimo successo a livello mondiale, visti i giochi, le applicazioni e la grafica praticamente identica a quella della Playstation 3. La nuova creatura della Sony è approdata da poco anche in Italia.

10241-sony-vit articleC’è chi si chiede se in questo mondo sommerso da Tablet ed iPhone ci sia ancora posto per una console portatile. La risposta? Dipende dalla console.

La Playstation Vita possiede un design essenziale ed elegante, uno schermo con tecnologia Oleg da circa cinque pollici multi touch, un pannello posteriore altrettanto sensibile al tatto, ben due fotocamere, la possibilità di parlare con gli altri utenti via chat o vocalmente, registrare e riprodurre filmati e musica, una costruzione solida ed un processore di ultima generazione. Non sarà un iPhone, ma la Playstation Vita è sicuramente la console portatile più innovativa in circolazione, una scommessa che vale miliardi, l’oggetto che dovrebbe distogliere l’attenzione dei consumatori dalle app della Apple e di Android svendute a prezzi stracciati.

Pur essendo un mercato difficile, quello delle console portatili, sembra che ci sia ancora un pubblico disposto a spendere cifre alte per una macchina multimediale rivolta esclusivamente all’intrattenimento. Un comunicato di Sony ci porta a conoscenza del nuovo traguardo raggiunto dalla neonata Playstation Vita, le vendite del secondo handheld della compagnia giapponese, infatti, hanno raggiunto le 1.2 milioni di unità in tutto il Mondo. Vita è arrivata sul mercato lo scorso 17 dicembre in Giappone, dove ha totalizzato circa 500.000 vendite in un trend lento e graduale che ha deluso molti analisti. Dopo il lancio del 22 Febbraio nel resto del Globo il numero è raddoppiato, e la stessa Sony ha confessato che per ora la piattaforma ha superato ogni aspettativa, facendo totalizzare anche due milioni di titoli venduti via retail e digitale.

Il prezzo base della console è di 249 euro, 299 con l’apporto della tecnologia 3g.

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Sparatoria in Ohio, sono tre le vittime

T.J. Lane, ha confessato. Ha ammesso di essere entrato a scuola con un coltello ed una pistola, una semiautomatica calibro 22 rubata allo zio con la quale ha sparato 10 colpi, scegliendo le sue vittime a caso.

chardon-largeT.J. Lane, il ragazzo arrestato per la sparatoria avvenuta lunedì mattina alla Chardon High School, in Ohio, è apparso per la prima volta in tribunale, per l’udienza preliminare. Il giudice ha disposto che Lane rimanga in carcere e che le accuse contro di lui siano presentate entro le 16:45 di domani. Il procuratore generale dell’Ohio, Mike DeWine, ha dichiarato alla Cnn di non aspettarsi che il caso sia affrontato in un tribunale minorile: probabilmente il presunto colpevole, 17 anni, sarà processato “come adulto”.

«Ha scelto le sue vittime a caso. Questo non è un atto di bullismo. Questo non è l’effetto di droghe. Costui ha compiuto un atto di cattiveria e sono sicuro che in tribunale riusciremo a provarlo, affinché giustizia sia fatta nella nostra contea», ha riferito il Procuratore David Joyce.

Lane ha ucciso tre ragazzi e ne ha feriti due: uno è in gravi condizioni, mentre l’unica ragazza colpita è stata dimessa dall’ospedale. Alcune delle vittime, ha fatto sapere il soprintendente, sono studenti che si trovavano in mensa in attesa di prendere l’autobus per l’Auburn Career Center, una vicina scuola professionale. Lane, invece, è uno studente della Lake Academy Alternative School, una scuola per ragazzi difficili.

A differenza di quanto detto lunedì, il giovane omicida sembra aver colpito “a caso”. È difficile in queste circostanze capire quali siano le reali dinamiche e solo fra qualche giorno riusciremo a sapere qualcosa di più. Fatto sta, che tra uccidere premeditatamente qualcuno ed uccidere appunto “a caso” c’è una bella differenza, in termini esclusivamente legali chiaramente. Per l’atto folle e scriteriato di Lane, i suoi avvocati potrebbero richiedere l’infermità mentale.

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Riforma sull’immigrazione: Lega Nord infuriata!

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Il ministro dell’integrazione e delle cooperazione, Andrea Ricciardi, ha annunciato che è in discussione nell’esecutivo una riforma della legislazione che regola l’immigrazione in Italia. Il piano si elabora in 3 parti: il cosiddetto “Piano Rom”, l’abolizione della tassa sull’esportazione di beni da parte di immigrati irregolari e l’allungamento dei permessi di soggiorno.

Il “Piano Rom” prevedrebbe, se approvato al parlamento insieme all’intero pacchetto di riforme, un miglioramento dell’integrazione dei circa 140.000 rom in Italia, divisi tra cittadini regolari ed extracomunitari, facilitandone l’accesso negli istituti scolastici e l’assistenza sanitaria. I permessi di soggiorno invece raddoppierebbero la propria portata temporale estendendosi rispettivamente da 6 a 12 mesi e da 12 a 24. Ciò servirebbe ad ammortizzare la tassa che varia dagli 80 e i 200 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno da parte di lavoratori stranieri regolari, introdotto a fine gennaio dal decreto Tremonti-Maroni. Infine la manovra annulla la tassa del 2% sui trasferimenti di denaro da parte di stranieri extracomunitari al di fuori dei confini italiani. Tale tassa fu approvata su proposta della Lega Nord nel settembre del 2011, e prevedeva appunto un prelievo del 2% su ogni transazione verso l’estero da parte di extracomunitari con una soglia minima di 3 euro.

Proprio la Lega Nord si è da subito opposta al decreto, senza perdere la ghiotta occasione di dimostrare nuovamente la radice xenofoba di stampo populista che caratterizza la sua caccia elettorale sin dalla fondazione. Proprio Mario Borghezio, passato drammaticamente ai posteri come colui che disinfettò l’intercity Milano-Torino spruzzando detergente sulle donne di colore nei vagoni, ha accolto la notizia insieme a tutta la lega con particolare fervore dichiarando che in una situazione di crisi dove la pressione fiscale aumenta per tutti sia oltraggioso che si dia precedenza ai “Bongo Bongo”. L’integrazione dei cittadini extracomunitari nei tessuti di base della società e la fine della coercizione istituzionale a loro discapito è però un qualcosa di avulso dalle tematiche economiche e si lega a maglie strette con il rispetto dei diritti umani da parte di uno stato. La Lega non perde occasione per sporcare la politica con prese di posizione volgari e fuori luogo come rutti alla tavola della regina Elisabetta, e prepara con queste metodiche il bacino di consenso da cui spera di racimolare ancora più voti nelle prossime consultazioni elettorali del dopo-Monti.

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Sara Tommasi colpisce ancora: nuda davanti al Parlamento

Pubblicato il 28 febbraio 2012

SarettaA Sara Tommasi piace spogliarsi in pubblico, oramai è assodato. Dopo le precedenti performance in televisione durante lo show “Chiambretti Night” e per strada al bancomat per dire la sua contro il famoso signoraggio bancario, la Tommasi colpisce ancora in quel di Montecitorio.

Si trovava a Roma proprio per un convegno sul signoraggio organizzato da Domenico Scilipoti (che la vorrebbe anche candidata alle prossime elezioni), in qualità di “esperta di finanza” perché la signorina – ricordiamolo – è laureata alla Bocconi.

Alla fine del convegno, ha deciso di fare una passeggiata davanti al Parlamento, sollevando la gonna e mostrando a tutti i suoi collant, sotto i quali non indossava biancheria intima.

Sara era in compagnia proprio di Alfonso Luigi Marra, tra i più convinti promotori dell’abolizione del signoraggio bancario, il quale ultimamente ha intrecciato un rapporto molto stretto con l’ex showgirl.


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